Autonomia dei veicoli elettrici: che cos’è il WLTP?

autonomia auto elettrica

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Veicoli elettrici: tutto quello che c’è da sapere


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Dati NEDC, dati WLTP e dati del mondo reale: quale?


Ci siamo passati tutti: abbiamo acquistato un veicolo sulla base dei dati di efficienza forniti dal produttore per poi scoprire in realtà sono notevolmente diversi da quelli indicati! La verità è che i dati sui consumi di carburante o sull’autonomia elettrica per tutti i tipi di motore (benzina, diesel o elettrico) sono, nel migliore dei casi, solo una guida poca precisa per farsi un’idea. 

Il 1° settembre 2017 è stato introdotto il nuovo ciclo di test WLTP, che sostituisce il metodo di misurazione New European Driving Cycle (NEDC) in vigore dagli anni ’80. La ragione principale per questa sostituzione è stata la differenza significativa tra i dati NEDC e i dati reali. In sostanza, i dati NEDC erano diventati sempre più imprecisi e obsoleti. Il ciclo di prova NEDC è condotto in condizioni irrealistiche: accelerazioni uniformi, velocità costanti, velocità medie molto basse e lunghi periodi di riposo, con conseguenti dati di efficienza imprecisi.

L’obiettivo primario della procedura di test WLTP (Worldwide Harmonised Light Vehicle Test) è quello di migliorare la precisione e la trasparenza dei dati. Per l’introduzione del ciclo di misurazione WLTP, i dati sono stati raccolti da 14 paesi e basati su 750.000 chilometri. La Commissione europea ha raccomandato di convertire i dati da NEDC a WLTP dal 1° gennaio 2019.

Nonostante il miglioramento della precisione dei dati con il passaggio alle misurazioni WLTP, in generale, rimane ancora una differenza significativa tra i dati di efficienza del mondo reale e quelli rilasciati con il ciclo WLTP. Nel caso dei veicoli elettrici a batteria (BEV) e dei veicoli elettrici ibridi plug-in (PHEV), l’autonomia elettrica del mondo reale può essere inferiore anche del 30% rispetto ai dati citati nel WLTP.

Anche i test per generare i dati WLTP sono stati simulati e quindi non rispecchiano le condizioni di guida del mondo reale. La buona notizia è che, a differenza del NEDC, il ciclo WLTP utilizza condizioni più “reali” per il ciclo di prova: velocità medie di guida più elevate, tempi e distanze più lunghi, sequenze di accelerazione più veloci, velocità massime e periodi di riposo più brevi/meno frequenti. Inoltre, per la prima volta, l’equipaggiamento opzionale è incorporato nella procedura di test (l’equipaggiamento opzionale ha un impatto sul peso del veicolo). Nonostante i miglioramenti nel ciclo di prova WLTP, rimane ancora un “test di base”. Il ciclo di prova non include l’uso di aria condizionata, fari, attrezzature ausiliarie e non rappresenta tutte le condizioni di guida.


Volkswagen ID.3
Volkswagen ID.3 auto elettrica (Fonte: Volkswagen)

Per le auto elettriche, come Volkswagen ID.3, l’uso dell’aria condizionata, i servizi ausiliari, il numero di passeggeri (carico utile del veicolo), il tempo, la temperatura ambientale, le condizioni della strada, i pneumatici, lo stato di carica della batteria e i diversi tipi di guida, possono influenzare l’autonomia elettrica reale del 30%. Il test WLTP include anche le emissioni di CO2, che è rilevante per un ibrido plug-in.

Anche se il WLTP rappresenta un miglioramento rispetto al NEDC, ma non rispecchia la realtà dei consumi. Nel migliore dei casi, la procedura di test WLTP offre una guida più accurata rispetto al NEDC, ma ha ancora un margine di miglioramento.  


WLTP: le basi


  • Introdotto per migliorare i dati su emissioni e consumo di carburante (motori a combustione interna, a benzina e diesel) e l’autonomia (auto elettriche) per i consumatori.
  • Lo standard precedente, il New European Driving Cycle (NEDC), era basato su test di laboratorio e non rifletteva realisticamente le condizioni di guida.
  • Il WLTP usa dati reali di guida, in modo che i risultati riflettano più accuratamente le condizioni di guida quotidiane. Lo standard è stato sviluppato delle Nazioni Unite. Sebbene sia considerato uno standard globale, l’Europa è la prima regione ad adottarlo formalmente.

Condizioni previste dai test WLTP
Stili di guida più realistici.
Varie situazioni di guida: urbana, suburbana, strada principale e autostrada.
Lunghe distanze.
Condizioni di guida più realistiche in accelerazione e in frenata.
Velocità medie e massime più elevate.
Temperature ambientali più realistiche.

Alcune differenze tra NEDC e WLTP


WLP vs. NEDC
Ciclo di prova: NEDC: ciclo di prova singolo/ WLTP: ciclo di prova dinamico.
Distanza del ciclo: NEDC: 11 km/ WLTP: 23,25 km.
Velocità media: NEDC: 34 km all’ora/ WLTP: 46,5 km all’ora.
Velocità massima: NEDC: 120 km all’ora/ WLTP: 131 km all’ora.

Renault Zoe


Come esempio, prendiamo in considerazione le differenze tra NEDC, WLTP e autonomia elettrica stimata per Renault Zoe.  


Capacità della batteria52 kWh
Autonomia NEDC557 km
Autonomia WLTP395 km
Autonomia reale (fonte hdmotori, circuito misto)345 km

In pratica l’autonomia reale risulta essere un 15% in meno rispetto a quanto stimato con il modello WLTP.

Interessante anche utilizzare il simulatore presente sul sito Renault per vedere come varia l’autonomia dichiarata se cambiano le condizioni di guida. Ad esempio passando da una velocità media di 70 km/h a 90 km/h, ad una temperatura di 25° C invece di 20° C, a parità di pneumatici l’autonomia si riduce, come è logico, a 322 km. Mentre scendendo a 50 km/h di media, l’autonomia sale a 472 km.  



Nissan Leaf


Nel caso della Nissan Leaf, i dati WLTP sembrano essere molto vicini a quelli reali.

Capacità della batteria62 kWh
Autonomia NEDC480 km
Autonomia WLTP385 km
Autonomia reale (fonte hdmotori, circuito misto)387 km

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Autore

Ashvin Suri

Ashvin ha lavorato in ambito energie rinnovabili, efficienza energetica e nel settore delle infrastrutture dal 2006. Si è appassionato per tutto quello che riguarda la transizione ad un’economia basata su basse emissioni di CO2 e mobilità elettrica. Ashvin ha iniziato la sua carriera lavorativa nel 1994 lavorando a New York in banche d’investimenti. Dopo il master presso la London Business School (1996-1998) ha continuato a lavorare nello stesso settore a Londra presso Flemings e, a seguire, JPMorgan. I suoi ruoli hanno sempre avuto parte nella consulenza finanziaria, fusioni e acquisizioni e raccolta di capitali per investimento. Ha lavorato in diversi mercati, tra cui ingegneria, aerospaziale, petrolifero, aereoportuale e automotive sia in Asia che in Europa. Nel 2010 è stato co-fondatore di una piattaforma per lo sviluppo di grossi impianti solari per investimento, sia a terra che a tetto, in UK, Italia, Germania e Francia. Ha fatto anche da consulente in diversi progetti nel campo delle energie rinnovabili (eolici e solari) per investitori istituzionali e produttori di energia indipendenti. È stato anche consulente in mercati internazionali, come l’India, compreso il TVS Group, gruppo Indiano leader nel mercato automotive. Ashvin è stato anche consulente per il gruppo Indian Energy facente parte del fondo Guggenheim (capitale da 165 miliardi di US$). È stato anche consulente per il gruppo AMIH (capitale 2 miliardi di US$, con sede a Singapore). Ashvin ha anche lavorato nel mercato immobiliare e in quello delle infrastrutture, compreso il Matrix Group (capitale 4 miliardi di US$) che ha lanciato il primo fondo istituzionale Indiano nel settore immobiliare, per il quale ha contribuito con un forte supporto istituzionale dai mercati UK e Europeo. È stato anche consulente nel settore delle infrastrutture per l’acqua potabile, incluso un Gruppo Svedese leader nel settore. Fa anche parte del comitato consultivo del Forbury Investment Network e nella startup di diverse società di capitale

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