Il mercato delle auto elettriche: modelli, normative ed incentivi

Nissan EV

Veicoli elettrici al centro di tutte le pubblicità. Grandi manovre di tutti i produttori per posizionarsi con prodotti di punta sul mercato. Il mondo dei veicoli elettrici sta salendo prepotentemente alla ribalta, rendendo molto più prossimo quello che fino a qualche mese fa sembrava solo il futuro


Se non ci avete ancora fatto caso, guardate con attenzione le pubblicità dei nuovi modelli di automobili, di qualunque marca, che in queste settimane troviamo sui diversi media (TV, radio, giornali). BMW, Volkswagen, Toyota, Nissan, Peugeot, tutti a reclamizzare i loro ultimi modelli elettrici, a sottolineare che la transizione dai combustibili fossili è già iniziata.

Proviamo a entrare più nel dettaglio delle singole case automobilistiche per vedere quali sono i principali modelli di vetture 100% elettriche o ibride attualmente già sul mercato o che saranno disponibili nel 2020.

 Iniziamo con i puri elettrici (BEV) delle varie case automobilistiche:

  • Audi: e-tron
  • BMW: i3
  • Citroën: C-Zero, e-Mehari e DS 3 Crossback E-Tense
  • FCA: 500e
  • Hyundai: IONIQ Electric e Kona
  • Jaguar: I-Pace
  • Kia: Soul ECO-Electric
  • Mercedes: EQC
  • Mini: Cooper SE
  • Mitsubishi: i-MiEV
  • Nissan: Leaf
  • Opel: Corsa-e
  • Peugeot: e-208, e-2008
  • Porsche: Taycan
  • Renault: Twizy e Zoe
  • Smart: Fortwo EQ e Forfour EQ
  • Tesla: Model 3, Model S e Model X
  • Volkswagen: ID.3, e-Golf e e-up!


Nuova kia soul EV electric SUV
Nuova Kia Soul electric SUV [Fonte: Kia]

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Vediamo poi le auto ibride:

  • Audi: Q7
  • BMW Serie 3 e Serie 5 ibrida
  • Ford: Kuga, Puma
  • Hyundai: Ioniq, Kona
  • Jeep (FCA): Renegade, Wrangler e RAM
  • Kia: Niro, Sportage
  • Land Rover: Defender, Range Rover
  • Lexus: CT, NX e UX
  • Mercedes: Classe A,
  • Mitsubishi: Outlander
  • Skoda: Superb
  • Suzuki: Ignis, Swift,
  • Toyota: Auris, Prius, Yaris, C-HR, Corolla, RAV4
  • Volvo: XC60

Hyundai Ioniq
Auto elettrica Hyundai Ioniq [Fonte: Hyundai]

E’ evidente come a marche storiche e pionieristiche in questo mercato, come Toyota, Nissan, Renault e Tesla, si siano affiancate Volkswagen, Peugeot, Ford, Audi e molte altre, iniziando a creare una gamma di offerta decisamente interessante.

Il trend per i prossimi anni è ovviamente in crescita. Se analizziamo il grafico seguente, tratto da uno di Transport&Environment, risulta chiaro come nei prossimi 5 anni il numero di modelli puri elettrici (BEV) o ibridi (PHEV) avrà un incremento annuale da parte di tutte le case automibilistiche, con un primo picco già a partire dal 2020.


Il mercato [Fonte: Transport&Environment]

Nei prossimi articoli inizieremo a vedere nel dettaglio alcuni di questi modelli per illustrarvene le caratteristiche principali.

Apriamo solo una parentesi sul gruppo FCA, per ragioni ovviamente campanilistiche. L’elettrico non è entrato nel piano industriale del gruppo fino al 2018, per cui in grande ritardo rispetto alle altre case produttrici, e ad oggi i modelli presenti sul mercato sono solo la FIAT 500e, oltre ad alcuni modelli di Jeep e Chrysler. E’ chiaro che la promessa fusione con PSA (Peugeot) porterà ad incrementare la presenza anche nel mercato delle auto elettriche, potendo beneficiare della strategia della casa Francese che per rispettare i vincoli europei sulle emissioni, già dal 2020 prevede di introdurre sul mercato 7 modelli elettrici e 8 ibridi, per arrivare poi al 2025 in cui tutte le vetture del gruppo PSA dovranno avere una versione elettrica.


auto elettrica 500e
Auto elettrica 500e [Fonte: FIAT]

Ma cosa prevedono le normative Europee?


Negli ultimi anni l’argomento è stato più volte al centro della scena, anche a causa (o grazie) allo scandalo dieselgate che ha investito il gruppo Volkswagen nel 2015. Ricordiamo che la casa Tedesca aveva installato a bordo delle sue vetture un software che modificava i valori di emissioni NOx e di inquinamento dal gasolio per portarli sotto i limiti previsti dalle normative, mentre nella realtà li superavano abbondantemente.

A partire da quella data, a livello Europeo il target di emissioni che una casa automobilistica deve raggiungere come media tra le sue auto vendute è di 130 grammi di CO2 per chilometro. Tale valore è destinato a ridursi annualmente, per scendere a 95 grammi nel 2021 e a 59 nel 2030. E’ evidente che l’elettrico è l’unica alternativa per poter raggiungere questi obiettivi.

Aggiungiamo che l’Europa ha anche fissato per il 2040 la messa al bando dei motori diesel e benzina, per cui il mercato non solo dei produttori, ma anche l’indotto ed i servizi collegati (dall’assicurazione alla manutenzione, passando per i distributori di carburante) subiranno una vera rivoluzione.

Ogni nazione gestirà questa transizione in maniera diversa, con paesi come la Norvegia che già nel 2025 prevede di mettere al bando la vendita di veicoli a benzina e diesel, o i Paesi Bassi che hanno allo studio una proposta per introdurre il divieto assoluto nel 2030.

In Italia allo stato attuale l’obiettivo rimane il 2040, anche se la situazione può ancora cambiare.


Gli incentivi


In questo contesto ci sono poi iniziative più o meno collegate che potranno dare un impulso al mercato dei veicoli elettrici con tempistiche più aggressive anche in Italia.

Da una parte lo sviluppo delle stazioni di ricarica. Enel X ha annunciato l’obiettivo di realizzare fino a 736.000 punti di ricarica pubblici e privati entro il 2022.

Se si aggiungono tutte le iniziative degli altri fornitori di Energia Elettrica e Gas, le iniziative di privati o portali come e-zoomed, che a breve avrà un’area di e-commerce dove poter acquistare direttamente un’ampia gamma di prodotti dedicati alla mobilità elettrica, il processo di transizione al mondo elettrico sarà sicuramente velocizzato.

Dall’altra gli incentivi nazionali, regionali e locali, che già ora rendono l’acquisto e l’utilizzo di un veicolo elettrico decisamente conveniente.

A livello nazionale dal 2019 è in vigore il cosiddetto Ecobonus che garantisce a chiunque acquisti un’automobile con un’emissione di CO2 inferiore ai 70 grammi a chilometro, full electric o ibrida, uno sconto sul prezzo di listino del veicolo. Se il veicolo rispetta i parametri di legge, l’acquirente otterrà direttamente lo sconto di 4.000 € (che diventano 6.000 ne caso di rottamazione di una vettura Euro 1, Euro 2, Euro 3 o Euro 4) per l’acquisto di una vettura elettrica (<= 20 g/km di CO2) o 1.500 € (2.500 € nel caso di rottamazione) per l’acquisto di un’auto a bassa emissione.

Sempre a livello nazionale, un meccanismo di cui si parla poco è quello dei Certificati Bianchi, che incentiva però in maniera molto interessante le aziende che sostituiscono veicoli inquinanti delle loro flotte con veicoli elettrici o a bassa emissione.


Incentivi e Finanziamenti

A livello regionale la situazione è invece molto differenziata, accomunata solo dalla possibilità di accumulare i benefici con il bonus statale. Proviamo a vedere una rapida carrellata per Regione:

  • Valle d’Aosta: bonus fino a 6.000 € per i privati (che salgono a 10.000 € per le aziende che non effettuano trasporto passeggeri e 15.000 € per le imprese di trasporto persone) che acquistano veicoli nuovi o usati, elettrici o a basse emissioni (fino a 70 g/km di CO2), anche a noleggio o in leasing. Incentivi anche per scooter elettrici, biciclette a pedalata assistita e monopattini.
  • Lombardia: fino al 30 settembre 2020, salvo esaurimento fondi,  è previsto un contributo a fondo perduto per l’acquisto di un nuovo veicolo, con contestuale rottamazione di uno inquinante (fino a Euro 2 se benzina e a Euro 5 se diesel). Il valore dell’incentivo è inversamente proporzionale alle emissioni del nuovo veicolo: più basse le emissioni, più alto l’incentivo, che può arrivare fino a 8.000 € nel caso di auto elettriche a zero emissioni. Incentivi anche per le imprese (fino a 20.000 €).
  • Trentino Alto Adige: sia per i privati che per le imprese sono disponibili 4.000 € di contributo per l’acquisto di un’auto elettrica e 2.000 € per una ibrida plug-in, per privati e imprese. In questo caso non ci sono vincoli di rottamazione di un veicolo inquinante.
  • Emilia Romagna: € 3.850.000 stanziati per l’acquisto di un veicolo elettrico, ibrido, a metano o GPL, con contributi a fondo perduto di 3.000 € per i privati e 10.000 € per le imprese, fino ad esaurimento fondi.
  • Sardegna: in questo caso ad essere incentivato è il settore turistico, con un contributo massimo di 25.000 €, accumulabile con i 6.000 € previsto dal bonus nazionale, per il trasporto dell’ultimo miglio, servizio taxi, car sharing, trasporto collettivo di persone e trasporto per finalità turistiche.

Ricordiamo per concludere che ci sono poi iniziative a livello di singoli Comuni, come l’accesso gratuito all’Area C a Milano per i veicoli elettrici, o agevolazioni per l’accesso a ZTL e parcheggi gratuiti nelle Zone Blu a Genova.


Veicoli elettrici ezoomed

Insomma, il percorso è decisamente segnato e nei prossimi mesi vedremo la nostra vita da guidatori spostarsi sempre di più verso l’elettrico. Noi di e-zoomed ci siamo, pronti a supportarvi sia con il sito di e-commerce che sarà pronto a breve, sia con il nostro contributo diretto per aiutarvi a districarsi in tutti gli aspetti tecnici e normativi, e rendere la transizione verso l’elettrico un gioco da ragazzi.


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Autore

Ashvin Suri

Ashvin ha lavorato in ambito energie rinnovabili, efficienza energetica e nel settore delle infrastrutture dal 2006. Si è appassionato per tutto quello che riguarda la transizione ad un’economia basata su basse emissioni di CO2 e mobilità elettrica. Ashvin ha iniziato la sua carriera lavorativa nel 1994 lavorando a New York in banche d’investimenti. Dopo il master presso la London Business School (1996-1998) ha continuato a lavorare nello stesso settore a Londra presso Flemings e, a seguire, JPMorgan. I suoi ruoli hanno sempre avuto parte nella consulenza finanziaria, fusioni e acquisizioni e raccolta di capitali per investimento. Ha lavorato in diversi mercati, tra cui ingegneria, aerospaziale, petrolifero, aereoportuale e automotive sia in Asia che in Europa. Nel 2010 è stato co-fondatore di una piattaforma per lo sviluppo di grossi impianti solari per investimento, sia a terra che a tetto, in UK, Italia, Germania e Francia. Ha fatto anche da consulente in diversi progetti nel campo delle energie rinnovabili (eolici e solari) per investitori istituzionali e produttori di energia indipendenti. È stato anche consulente in mercati internazionali, come l’India, compreso il TVS Group, gruppo Indiano leader nel mercato automotive. Ashvin è stato anche consulente per il gruppo Indian Energy facente parte del fondo Guggenheim (capitale da 165 miliardi di US$). È stato anche consulente per il gruppo AMIH (capitale 2 miliardi di US$, con sede a Singapore). Ashvin ha anche lavorato nel mercato immobiliare e in quello delle infrastrutture, compreso il Matrix Group (capitale 4 miliardi di US$) che ha lanciato il primo fondo istituzionale Indiano nel settore immobiliare, per il quale ha contribuito con un forte supporto istituzionale dai mercati UK e Europeo. È stato anche consulente nel settore delle infrastrutture per l’acqua potabile, incluso un Gruppo Svedese leader nel settore. Fa anche parte del comitato consultivo del Forbury Investment Network e nella startup di diverse società di capitale

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